Questo libro è nato come nasce un figlio, era nei miei pensieri ancora molti anni fa esattamente nel 2014. All’epoca ancora disegnavo in modo tradizionale con acrilico, matite, china e collage, dove già allora ricercavo l’equilibrio perfetto nelle immagini disponendo prima tutti i ritagli e poi procedendo ad incollarli, purtroppo mi rendevo sempre conto una volta terminato tutto che avrei voluto cambiare ancora qualcosa, questo è il motivo per cui ora mi sono ancorata completamente al digitale.
Tutto è nato da questa immagine, la prima in assoluto, Nera che guarda invidiosa la bellezza del Giaguaro maculato.
Io sono Nera, Nera parla di me, quando volevo essere presente a tutti i costi, ma non essere vista per niente, quando volevo sparire e stare lontano dagli altri, quando volevo essere come tutti gli altri e invece ero sempre e solo io… io volevo esserci volevo avere uno spazio tutto mio.
Cercavo davvero il mio spazio, volevo davvero un posto tutto mio, il mio desiderio era talmente grande talmente urgente, tanto da logorarmi l’anima fino al midollo, era diventato un’ossessione.
Così ho deciso di dare una forma al mio stato d’animo e, immagine dopo immagine, è nato il primissimo progetto; “Un neo sulla luna” un progetto sicuramente pieno di errori nel ritmo che deve avere un libro, pieno di errori nelle parole che avevo usato, ma comunque era lì e lo avevo fatto solo per me e parlava di me.
Il progetto è stato stampato in 10 copie e ho provato a venderle in autonomia, credo di averne venduta una sola copia, e quando è successo mi sono chiesta perché quella signora avesse comprato il mio libro, perché in fin dei conti non era davvero un granché.
Il desiderio di svilupparlo meglio era fortemente presente, come quando hai uno starnuto lì in fondo alla gola ma non ti viene, così sono passati altri anni, quando ho iniziato ad utilizzare assiduamente il digitale, che mi ha dato davvero la possibilità di esprimermi in tutte le varianti possibili, è ricomparsa Nera.
Le immagini sono cresciute nell’aspetto e nella forma, ho trovato l’ambientazione che cercavo, insieme alla colorazione, cercavo contrasti e ricchezza fatta di texture e decorazioni, la strada che stavo percorrendo era giusta, stavo pensando di sviluppare un silent book, dato che le parole che avevo usato erano davvero ridotte all’osso tanto valeva toglierle completamente, così indecisa sul da farsi Nera è rimasta in attesa rinchiusa nel mio computer per altro tempo.
Non ricordo bene quando, ma ho iniziato a rilavorare le tavole completamente, migliorandole e aggiungendone, andando un po’ di qua e di là senza seguire uno story board preciso, avevo solo delle immagini nella mente, un percorso, una storia, una ricerca, la mia ricerca, il progetto pur quasi completo però si fermò di nuovo.
E’ stato solo dopo aver conosciuto Maddalena Schiavo, che le cose per Nera sono andate avanti, ci divertiamo a dire che tra noi c’è stato come un colpo di fulmine, c’è stato un innamoramento sia professionale ma soprattutto affettivo, erano necessarie le parole di Maddalena per far nascere Nera, Maddalena ha deciso di accettare la mia proposta di adottare Nera, Nera aveva bisogno non solo di definire la sua forma ma aveva bisogno soprattutto di avere una voce, aveva bisogno delle parole profonde e poetiche di Maddalena, se in questo libro non ci fosse il testo di Maddalena, Nera non avrebbe ancora trovato il suo posto.
Si, tra me e Susy c’è stato fin da subito un feeling incredibile, nel modo di lavorare, ma non solo, anche nel modo di pensare e di sentire. Passavamo ore e ore a parlare di letteratura per l’infanzia, rendendoci conto sempre di più che la nostra idea di infanzia e di libri per bambini era comune: volevamo vedere negli scaffali delle librerie, gli stessi libri, bisognava crearli!
Un giorno Susy mi presentò Nera, il suo progetto più caro. Lo aveva tenuto per anni nascosto e, finalmente, aveva trovato il coraggio di mostrarlo.
Lo mostrò a me, chiedendomi un parere e un possibile testo, e io me ne innamorai subito: le illustrazioni definitive erano splendide… eleganti, suggestive e convincenti. Da quelle illustrazioni poteva anche nascere un meraviglioso silent book ma nella mia mente si accese una voce che non smise più di narrare, di narrare di Nera: Nera mi era entrata nella testa e nel cuore, tormentandomi di continuo, di giorno e di notte. Nera meritava di essere raccontata con un testo essenziale e pulito, poetico ma concreto. Iniziai a scrivere.
Nacque la prima versione del testo, una versione molto lirica che vedeva impegnata Nera in un costante dialogo con la luna; alla prima versione seguirono altre versioni e altre voci narranti, tra le quali la voce di una bambina e infine quella di una pantera bianca. Finalmente avevo trovato il modo di raccontare Nera, la pantera.
Ora Nera c’è ed è presente come la prima luna in cielo.
Maddalena Schiavo
“Un’ombra sulla luna” Edizioni Clichy
Nera, una pantera che vive ai margini della foresta dorata, trascorre il suo tempo nascondendosi dagli altri animali, ai quali vorrebbe tanto assomigliare, senza mai riuscirci. Finché, un giorno, tra le ombre della città, incontra Luna, una pantera come lei, ma bianca come la neve. Luna è tutto ciò che Nera vorrebbe essere, e rappresenta anche la luce che brilla dentro di lei. La pantera bianca le insegnerà a conoscere e ad abbracciare le sue qualità per non nascondersi mai più, le insegnerà anche a essere se stessa. Una storia di amicizia che accompagna i più piccoli nella comprensione e nell’affermazione del proprio io.